FOCUS SU PATRIZIA VALERI

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Si è tenuto a Roma il 27 febbraio il Convegno cultura e psiche, la cui organizzatrice è stata l’avv Patrizia Valeri, esponente di spicco dell’International Women’ club of Roma.

L’avv Valeri Patrizia vice presidente dell’IWC di Roma si è dedicata alla realizzazione dell’evento soffermandosi sulla incidenza della cultura sulla nostra psiche anche attraverso il cinema , la letteratura e il teatro . Partendo da un’attenta disamina del Teatro che rappresenta da sempre una forma unica di espressione, un insieme di elementi performativi nati per una comunicazione diretta e indiretta. Parola, corpo e silenzio sono parte degli strumenti utilizzati dagli attori per far luce sulla realtà. Il loro scopo sta nel voler dar voce a storie e personaggi, sottolineandone anche gli aspetti negativi, perché come diceva Goldoni “Il teatro è vita e la vita è teatro”!Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato come vi sia una linea davvero sottile tra cinema e teatro letteratura e psicologia . Entrambi condividono tecniche come la comunicazione e l’espressione fin dall’antichità.
Si parla dell’immedesimazione dell’attore nel personaggio e le emozioni del pubblico, in campo psicologico la situazione è identica . Vi sono una quantità di aspetti recitativi messi in atto da psicologi e psicoterapeuti per analizzare le menti dei propri pazienti. Per comprendere meglio questo legame è necessario tornare indietro nel tempo, fino al concetto di catarsi, termine introdotto da Aristotele per evidenziare l’effetto che il dramma greco aveva sugli spettatori.
Dal greco kátharsis, “purificare”, per catarsi si intende la liberazione dell’individuo da una contaminazione che danneggia o corrompe la sua natura.

L’obiettivo del dramma è quello di purificare gli spettatori eccitandoli artisticamente tramite alcune emozioni*: l’evento scenico “traumatico”, che rappresenta la messa in atto di un conflitto e delle sue conseguenze fino all’estrema lacerazione, inciterebbe il pubblico ad un’osservazione più consapevole. Il Coinvolgimento rappresenta presa di distanza, di posizione.
La psicologia quale reazione affettiva intensa determinata da uno stimolo ambientale o interno“.
La stessa filosofia vista in ogni stato, movimento, per il quale l’animale o l’uomo avverte il valore che una situazione determinata ha per la sua vita, i suoi bisogni, i suoi interessi“.
Le neuroscienze: “attivazione del sistema nervoso autonomo e dei centri nervosi“.
Il primo e vero incontro tra teatro e psicologia avvenne negli anni 60 con la nascita dei laboratori teatrali.
Tra il 1740 e il 1800 cominciarono ad allestirsi lavori teatrali nei manicomi e negli ospedali, si presupponeva che se un malato recitasse un personaggio con un’idea completamente opposta alla propria, quest’ultimo fosse in grado di liberarsi e quindi guarire dall’idea “fissa” di origine.

Il precorritore di questo processo fu Jacob Levi Moreno, l’ideatore dello Psicodramma, una forma di psicoterapia di gruppo nella quale ciascun paziente rappresentava sé stesso donando una forma drammatica teatrale alle vicende personali interiori, passate o presenti. Durante la condivisione collettiva si realizzava la nostra famosa catarsi, che permetteva al paziente di alleggerire le tensioni superando blocchi e disagi.
Esistono dei metodi che fondono tecniche teatrali e conoscenze di psicologia che rientrano nella sfera del counseling, uno strumento in grado di favorire il benessere psicofisico aumentando la conoscenza di sé stessi.
La recitazione permette di entrare in contatto con il nostro mondo interiore, perché sperimentando emozioni inespresse o situazioni inconsuete, abbiamo la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza e quindi ascoltarci. Occorre ribadire che le tecniche teatrali hanno influenzato la nascita della psicologia moderna, nuovi studi empirici vengono condotti dalla psicologia cognitiva e dalle neuroscienze: neuroni specchio, acting imaging, tutti concetti che rinnovano questo legame antico nato per salvaguardare le nostre anime.
Il teatro consente ad ogni organismo di vivere lottare per motivi superiori e presenta una occasione di integrazione, il rifiuto delle maschere, il palesamento della vera essenza! La letteratura esprime con pienezza i veri sentimenti e tutti i tipi di emozioni . Come si può vivere prescindendo da questa disamina e’ pressoché impossibile .