QUANDO ELISABETTA GREGORACI E’ STATA CONDUTTRICE “MADE IN SUD”

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Nel 2012 Elisabetta Gregoraci iniziava l’esperienza alla conduzione dello show di rai2 Made in Sud. Leggiamo quali erano le sue prime impressioni, e quali considerazione avesse della sua Calabria. 

Elisabetta sei alla prese con un nuovo programma. Come ti stai preparando?
Sono entusiasta di questa nuova avventura televisiva. Condurre “Made
in Sud” mi consentirà di mostrare al pubblico il mio lato ironico,
ricoprirò un ruolo meno istituzionale ma molto divertente. Mi auguro
che i telespettatori apprezzeranno questa nuova veste di Elisabetta al
timone di una trasmissione in cui la comicità sarà il perno dello
show. Questo programma segue la tradizione degli show di cabaret live,
ma con una novità: gli artisti provengono tutti dal centro-sud e si
sono formati al teatro Tam, storico locale di cabaret napoletano.
Questo locale è stato fucina di giovani talenti comici “meridionali” e
nel tempo è nato un vero e proprio laboratorio di comicità diventando
un punto di riferimento per gli artisti del centro-sud, proprio come
accadde a Milano negli anni ’80 con lo Zelig”.

Qual’è il plus di questo show?

Un programma esilarante con un ottimo cast di professionisti. E’
superfluo dire che il divertimento è assicurato.

Nel frattempo tuo marito è impegnato nel format The apprentice. Come ha scelto di condurlo?

The Apprentice è stato un successo e a dire il vero sono stata
proprio io a consigliare Flavio di accettare la proposta di essere il
“Boss” di questo format americano. Lui era titubante ma poi di è convinto. E’ stato spontaneo, non ha seguito alcun copione: Flavio quando lavora è molto concentrato, non tollera la superficialità ed
esige il massimo risultato dai suoi collaboratori”.

  Che cosa significa essere una “donna del sud”? Quali sono le
principali caratteristiche che tendono a identificare lo spirito
meridionale in una figura di grande successo?Sono molto legata alle mie radici ed ho sempre vissuto con orgoglio
l’appartenenza alla mia terra d’origine. Tenacia e determinazione ma
anche volontà ed intraprendenza sono le caratteristiche che secondo me
contraddistinguono i calabresi di successo. E’ gratificante sapere che
in molti angoli del mondo ci sono calabresi illustri che hanno
costruito delle carriere brillanti con le loro forze e con la loro determinazionE.

Con quali elementi di calabresità Elisabetta si identifica maggiormente?

In molte cose sono una calabrese doc, sono molto legata alla mia famiglia e anch’io sono determinata e caparbia.

Elisabetta, calabrese doc, che di recente ha anche lavorato per mettere in mostra il volto più bello, sano e pulito di questa Regione, a cui evidentemente è rimasta molto legata: è particolarmente legata alla sua Regione d’origine? Pur vivendo all’estero, continua a tenerci molto. Ci spiega perché?

Si perché credo che chi come me è diventato popolare abbia il dovere morale di veicolare un’immagine positiva della Calabria. Sono molto felice di essere la testimonial della mia terra. Sono molto contenta di essere stata protagonista di questa iniziativa che ha avuto l’obiettivo di valorizzarne i suoi luoghi meravigliosi. Sono nata e cresciuta a Soverato e ci torno sempre in estate o appena sono libera dagli impegni. Ho un desiderio che credo tutti i calabresi condividano con me: migliorarla. Spero che possano potenziare le strutture ma anche i servizi e tanto altro per fare della nostra terra un posto ancora più bello e accessibile ai turisti. Tutti quelli che ricoprono ruoli di prestigio in campo istituzionale in questa regione devono impegnarsi in questa direzione”

Quali sono i principali problemi che, dall’esterno, riscontra nella percezione della Calabria? L’immagine calabrese è viziata da stereotipi e luoghi comuni particolarmente diffusi, in Italia e all’estero?

Beh, si. Purtroppo i luoghi comuni non mancano ma credo che la vera svolta ci sarà quando lo scatto d’orgoglio dei calabresi sarà determinante per un cambiamento culturale ed economico. Purtroppo in tanti hanno avuto fortuna fuori dai confini regionali quando saranno tanti i calabresi ad avere buone affermazioni nella propria terra vorrà dire che il processo di cambiamento è stato avviato seriamente.