IL MONOLOGO DI IVA ZANICCHI A LE IENE

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A“Le Iene” il monologo di Iva Zanicchi, in cui la cantante racconta il forte legame con il Festival di Sanremo e con Giorgio Gaber, uno dei pochi a credere fin da subito in lei aiutandola a superare le difficoltà che ha dovuto affrontare per affermarsi come una delle grandi Dive della canzone italiana.

La guest star, con Nicola Savino e la Gialappa’s Band, conduce stasera, martedì 21 dicembre, la sedicesima puntata dello show nella prima serata di Italia1.  

Queste le sue parole:

Tra pochi giorni compirò 82 anni e tornerò a Sanremo.

La prima volta è stata nel 1965. Sono scesa dal treno con la valigia di cartone, insieme a mia sorella e alla sartina che mi aveva cucito l’abito. L’emozione, però, era troppa: non ho cantato: ho belato. Sono stata subito eliminata. Ero disperata. Dicevano che dovevo cambiare mestiere. Ma io sapevo di avere qualcosa di magico: la mia voce.

Ci ha creduto un collega, mentre cercavo una canzone per riscattarmi. Era Giorgio Gaber. Grazie a lui la mia carriera non è finita e sono tornata a Sanremo. Ma mi hanno fischiato ancora. Poi ho scoperto che quei fischi non erano per me, ma per la giuria che aveva appena eliminato Adriano Celentano con “Il ragazzo della via Gluck”. Quella sera ho cantato lo stesso. Non avevo vinto Sanremo, ma avevo vinto le mie paure.

Poi, certo, ho vinto anche Sanremo. Tre volte. Perché io so perseverare. E tra qualche giorno quando sarò circondata da colleghi che fanno rap o trap, non avrò paura di cantare la melodia che amo, nonostante il tempo che è passato. Perché io sono ancora qui. E non ho intenzione di mollare finché con me ci sarà la mia voce.